
Nuvole sospese
Attese
Indifese
Zucchero filato
Amato
Desiderato
Un angolo di terra in paradiso
Un sorriso
Deciso
A pochi metri dalla via
La pelle tua
La vita mia
Senza lancette per segnare le ore
Il respiro
Del cuore
Nuvole sospese
Attese
Indifese
Zucchero filato
Amato
Desiderato
Un angolo di terra in paradiso
Un sorriso
Deciso
A pochi metri dalla via
La pelle tua
La vita mia
Senza lancette per segnare le ore
Il respiro
Del cuore
In un attimo cielo
Ritagli di finestre
Primavera terrestre
Che attraversi il filo spinato
Ed un battello approdato
In una mezzaluna vicino al mare
Dove vien voglia di pregare
Senza tempo
Nel frattempo
Nottetempo
Con grazia insperata
Appoggiata
Affondata
Sulla terra
Sboccia di sole
Ella
Di colore e capriole
Poteva essere rondine
Falena
Occhio di balena
Formica
Becco
Ala
Cicala
Invece è bellezza
Una carezza
Sul nostro cuore in radici
Balsamo per cicatrici
Sono grumi di capelli
Denti
Orpelli
Scavi sotterranei e baffi
Ombrelli
L’odore dell’umidità
La felicità
Nel vetro gocciolante
Di un finestrino
Per un istante ti ho sentito vicino
Ci separavano rotaie
E cerini
Eppure conoscevo a memoria
I tuoi calzini
Il tuo combattere i mulini
Il profumo dei mandarini
E poi certi mattini
Levarsi dagli occhi i moscerini
Così vicini
Ho guardato le tue mani
Tulipani
E luci da balera
Ho sognato per te
Ogni santa sera
Non temere
Dipingerò sulla pelle
Le bufere
Come un vecchio cocchiere
Oltrepasserò le frontiere
Ti regalerò chiavi per gabbiere
Acqua fresca in un bicchiere
Alla luce di un candeliere
Arciere nel tuo petto
E la nostra vita
Impressa sospesa appesa
In un tempo imperfetto
Sfioro le bianche lenzuola
Ti attraverso
Il merletto
Poteva essere piovoso
Di sole senza parole
E reti di pesci
E passerelle per guardare tutte le stelle
Con panni al vento e ali che sfiorano il mare
Rosso profondo
Rubicondo
Ma anche giallo
Corallo
Nero di inchiostro
Invisibile colostro
Nel mio cuore lo sfondo
Te lo dedicai
Senza pensarci un secondo
Il tramonto più bello del mondo
Il caffè bollente di nuvole in terra
Gli occhi che avevi a pianoterra
Le valigie piene di malinconia
Quella strana anomalia
L’ allegria che scoppiava senza un perché
Una zolletta
Quella cosa mai detta
Topolino in una vignetta
Un libro con una piega
Un bambino inginocchiato che prega
Lo guardi senza Dio
Lo chiami Amore mio
Poteva essere piovoso
Ombroso
Profumare di brodo
Giallo
Come uovo sodo
Sarà il più bell’altare
Che si possa immaginare
Sarà te e forse ci sarà Dio
Io lo guarderò da sotto il velo
Loderò il cielo
E l’amore mio
Lo senti il vento
Sotto la gonna
Lo senti nelle urla dei bambini
Dentro i tombini
Non ha colore
Odore
Forma
Ed età
Eppure scompiglia
Le ciglia
Ti attraversa le ossa
Si indossa
Ci penso e mi sembra il paradiso
Mentre sfiora l’incarnato del tuo viso
Io lo immagino col sorriso
Capelli che toccano il cielo
Uno filo ti lega il braccio
Per strada passa un pagliaccio
Con un sacco e un palloncino
Gli occhi struccati di un bambino
Da quando sei nata
Hai sempre amato i pesci
Oggi esci
Due passi sulla terra
È mattino
Siete tu e un uccellino
La luce filtrata
Le sue ali
Piene di grazia insperata