
Ogni tanto ci credo
Ogni tanto lo nego
Saltello sul destino
Gli faccio un inchino
Ne immagino forma e colore
Sapore
Mi sembra profumi di frutta acerba
Di fili d’erba
Di quiete in un’isola sperduta
Di una stanza muta
E corre nel vento
Con ali spalancate
Lo tengo nel taschino
E quando smette di girare il mulino
Non mi resta che arrendermi
Davanti al sorriso di un bambino
È divino