
Di blu e bianco e azzurro
Sul filo dell’acqua
Per respirare
Tra stelle
Vento
Pelle
Coda di pesce
Ali di gabbiano
E temporale
Sei così bella che fai male
Di blu e bianco e azzurro
Sul filo dell’acqua
Per respirare
Tra stelle
Vento
Pelle
Coda di pesce
Ali di gabbiano
E temporale
Sei così bella che fai male
Leggera
Sa di aria a primavera
Danza con scarpe di filo
Allo scoccare della notte
Candore ed ali rotte
Di lucciole intrappolata
Forse fata
Si avvolge
E stravolge
E si rivolge
Incantata
Bianca
Creata
Eppure è tenace come una vela
Commovente
Ragnatela
Lascia che sia
Questa
Incredibile
Magia
Intricato
Delicato
Groviglio
Sommerso
Nella profondità del verde
Come foglia che galleggia
E si perde
Dolce senza saperlo
Forte senza volerlo
A momenti si strazia
Poi si riempie di grazia
Dentro il suo vorticare
Quei suoi occhi
Profondi come il mare
Senza appuntamento
Tra luce
Bosco e vento
Crescerà
In quel piccolo spazio
Di eternità
Lo guarda
Con aria
Solitaria
Rivolta
Acerba
Intenerita
A rilento
Nel vento
Alla ricerca di un tempo
Si apre
E la lascia stupita
Ammutolita
Di certo addolcita
Quel suo sguardo
Che spalanca
Il sipario della vita
Sarà un viaggio
Un atterraggio
Un ancoraggio
Un allunaggio
Saranno i tuoi piedi
Tu che mi vedi
Sarà tu che mi vedi
Io che mi guardo i piedi
Poi i nostri occhi si incroceranno
Scintilla
Pupilla
Ciglia
Io eremita
Tu vita
Verdi come frutti acerbi
Come agata e smeraldo
E scarpe in saldo
Verdi le foglie
Come le doglie
E poi uva ed anguria rotonda
Ed il senso de la Gioconda
Che affonda tra le onde del mare
Verde come respirare
Occhi di crine
Occhi senza fine
Come corda che stringe
E il cielo si dipinge
Di pupille
Che lacrimano
Piano
Ed è per questo che ti amo
Il vento
Che accarezza
Commuove
E con impetuosa leggerezza
Porta altrove